Descrizione
Giuliotti fu, durante la prima metà di questo secolo, grande polemista e strenuo difensore della fede, che con toni infuocati incitava i Cattolici a liberarsi da quel complesso d’inferiorità civica e letteraria, che li aveva fatti rifugiare sino ad allora dietro il baluardo del Manzoni. Nella prima parte di Tizzi e Fiamme, opera di transizione, l’autore usa ancora toni aggressivi nei confronti delle ideologie liberali moderne per poi passare, nella seconda parte dedicata agli amici (in primis Papini), alle figure dei Santi che ammirava, a toni distesi ed elegiaci.