Descrizione
Ci vuole coraggio in questi tempi a conciliare Dio e finanza…
Questo libro di Samuel Gregg è opportuno ed utile proprio in questi tempi di confusione economica, finanziaria e anche sanitaria, dove tanti illustri dilettanti si ingegnano a parlare male della finanza senza saper di che parlano, creando pregiudizi e diffidenza, erronei e dannosi.
Oggi ci sono economisti, che si dichiarano di cultura cattolica, che assimilano la finanza al gioco del poker dove si bluffa sempre e la presentano ironizzando sulla “regola aurea” spiegando che in finanza “si fa agli altri quello che non si vorrebbe fosse fatto a se stessi”. In realtà queste interpretazioni le danno persone incompetenti e irresponsabili, perché – come spiega Samuel Gregg – la finanza è uno strumento necessario, legittimo, utile. E se ben usata è anche altamente morale.
La finanza non è altro che uno strumento in mano all’uomo che intende perseguire obiettivi, buoni o cattivi. Pertanto quando ci si trova nel bel mezzo di una crisi, anche finanziaria – come quella attuale – è inutile cambiare gli strumenti (finanziari) se prima non si cambia il cuore dell’uomo che li governa (dalla Prefazione di Ettore Gotti Tedeschi).
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