Descrizione
La paternità non è soltanto una componente fondamentale della costellazione familiare, che definisce identità e relazioni al suo interno. È anche una istituzione sociale, nella quale la comunità umana ha sempre riconosciuto funzioni e significati di interesse generale e comune. In quanto tale, la paternità non è mai rimasta arbitrariamente a disposizione della relazione sessuale o puramente interna all’intimità familiare. Il suo rapporto con il bene comune è originario e diretto: sotto questo aspetto, perciò, la paternità in quanto tale è considerata un bene comune, che va custodito, protetto, regolato secondo giustizia. La società, certamente, riceve dalla famiglia un apporto determinante alla costituzione dell’ordo amoris umano. Proprio per questo, e juxta sua propria principia, la società in quanto tale se ne prende cura. Le istituzioni familiari sono istituzioni sociali della qualità umana tout-court, non semplici congiunture della vita privata del soggetto.
La dialettica di questo doppio movimento – dalla paternità alla società, e viceversa – è tema di una storia del rapporto fra definizione della paternità e costituzione della società che ha molto impegnato l’antropologia culturale del secolo scorso. In questo numero della Rivista potrete trovare molti elementi di puntualizzazione dei vari aspetti di questa correlazione. [Dall’Editoriale]
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