Descrizione
Un italiano d’eccezione offre il suo contributo personale al controverso e multiforme dibattito sul Risorgimento.
Il cardinale Biffi rivolge il suo inconfondibile sguardo ai fatti “provvidenziali” che guidarono il nostro paese verso l’unità nazionale. Si trattò davvero di “risorgere”? Di certo, pur riconoscendo gli effetti positivi della rivoluzione ottocentesca, l’autore non può fare a meno di notare che gli italiani finalmente uniti sotto il vessillo tricolore abbiano perso un po’ di smalto. Divisi, gli italiani, avevano dato prova di creatività e talento ineguagliabili nell’arte, nella musica, nella poesia, nell’architettura, e avevano offerto importanti contributi alla scienza. Ma all’indomani della tanto sospirata unità nazionale il genio italico sembra affievolito e la sua inventiva limitata a riproporre scolorite imitazioni di modelli altrui.
Con l’auspicio che il valore irrinunciabile dell’unità non venga messo in pericolo da ideologie e particolarismi, l’autore suggerisce come immaginare e costruire l’Italia di oggi: uno stato sanamente laico, democratico, sociale, che sappia accogliere le altre culture senza però dimenticare la propria identità e in cui non siano mai negati la libertà della fede e il patrimonio culturale tramandato dal cattolicesimo.
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