Descrizione
Il libro ripercorre le vicende di una storia politica che ha visto agire protagonisti e comprimari di un cinquantennio democratico ricco, specie nelle sue prime fasi, di energie e apporti dialettici. E considera poi il contributo alla riflessione sul significato di essere cattolici sul piano pubblico da parte di pensatori e storici che maturarono o svilupparono i loro giudizi critici dall’esterno o ai margini del sistema a suo tempo vigente, quasi dimostrando l’esistenza di una “distanza” tra l’agire politico di cattolici al governo del Paese e la riflessione culturale: causa non ultima della crisi di un sistema.