Descrizione
La morte di Eleonora non è stata la fine di un percorso, ma la realizzazione di un misterioso progetto di amore, dove chi ama si dona sempre, comunque e dovunque. Così ha fatto anche quella tragica notte dell’8 settembre 2013, in cui si è precipitata a dare soccorso a un uomo riverso a terra, in mezzo alla strada, ferito a morte.
Eleonora, senza alcuna esitazione, mettendo in pericolo la propria vita, intervenne per salvare quella di uno sconosciuto. Mentre era riversa sul ferito, al buio, in una situazione attorno di grande confusione, un’auto ad alta velocità si precipitò su entrambi uccidendoli sul colpo.
Eleonora visse la carità fino a scendere dalla macchina in quella strada buia, in mezzo a un campo di “guerra”, tra persone anonime. Il buon samaritano che la parabola ci narra ha pagato con i denari la cura dell’uomo ferito in mezzo alla strada; Eleonora invece ha pagato con la sua vita.
Quante altre persone, oggi, avrebbero il coraggio di rifare quel che fece Eleonora la notte dell’8 settembre?
Grazie Eleonora per averci insegnato che la quotidiana imperfezione dell’uomo, con le sue naturali vulnerabilità, debolezze e mancanze, quando è condotta con animo puro, guidato dall’amore, può essere un cammino di santità.
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