Descrizione
Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi (Gv 13,15)
Trasmettere è un modo di dare, un dono, dunque una forma di amore. Ma, soprattutto, l’idea di trasmettere comporta un dinamismo pasquale nel senso di un “passaggio”, un far passare, dove colui che trasmette idealmente non è l’origine né il destinatario del dono. Ciò implica in fondo una disposizione di umile gratuità, un atteggiamento di umile servitore che dimentica se stesso. Si potrebbe dire che la vera trasmissione è una memoria esercitata nella dimenticanza di sé. Ciò che Gesù vuole che i suoi discepoli trasmettano, con l’umile fedeltà del servo e dell’inviato che non pretende di trasmettere più o meglio di ciò che riceve dal suo maestro che lo invia, è la comunione fraterna la cui forza rigeneratrice è l’umiltà, l’umile servizio reciproco.
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