Il futuro dell’Occidente è pagano?
Chantal Delsol, classe 1947, filosofa, scrittrice, docente di filosofia politica, autorevole protagonista del mondo intellettuale francese, sentenzia con coraggio e senza troppi giri di parole la fine della cristianità, della civiltà che per quasi due millenni ha intriso l’Occidente.
L’analisi della Delsol è sferzante, quasi cinica, scevra di quella nostalgia che offusca il giudizio e l’analisi dei fatti e della storia. Pensare, come in molti fanno, ad un risorgere della civiltà cristiana, dei bei tempi che non ritornano più, è utopistico e non funzionale alla bellezza e alla forza del Cristianesimo. L’autrice prende atto di un dato di fatto: la cristianità è definitivamente tramontata ed è stata soppiantata, non dall’ateismo o dal nichilismo, ma da un nuovo paganesimo che venera qualsiasi astrazione iconica dei valori promossi dalla cristianità. Sorge così una nuova religione ove vengono venerate le piante, gli animali, l’uomo, la tecnica, il progresso, immagini sbiadite di quei valori cristiani che sono stati prima atomizzati e separati dalla fede grazie a una crociata anticristiana cruenta ed ineludibile, poi riciclati in una nuova religione che non ha una tradizione e si autoalimenta.
Un modo di vivere è finito. Le pagine della Delsol descrivono “la storia di una sconfitta ove tutto è stato aspramente difeso e nulla si è salvato. La storia di una concreta agonia, di un duello all’ultimo sangue perso in anticipo”.
Riecheggiano in questo libro le parole di J. Ratzinger/Benedetto XVI che affida la custodia e la memoria della cristianità a minoranze creative, che la Delsol non esita a chiamare “testimoni”, agenti segreti di Dio.
Una fiammella è rimasta accesa, si muove flebilmente nel buio in attesa che un cuore e una mente pacificati, affrancati dai rancori del passato, alimentino di nuovo una fiamma che possa illuminare il futuro dell’umanità e del mondo.
Aggiungi commento