Descrizione
Il termine Exultet corrisponde alla prima parola del canto liturgico che, dall’alto del pulpito, viene intonato dal diacono nel corso della cerimonia della notte del Sabato Santo.
Per esteso, lo stesso termine è passato a indicare anche i rotoli sui quali il testo dell’inno è stato più volte trascritto e illustrato tra X e XIV secolo, secondo una prassi attestata quasi esclusivamente nell’Italia meridionale. Di tale produzione è sopravvissuta solo una ventina di esemplari.
Del tutto particolare è la struttura di questi codici: i rotoli venivano collocati sull’ambone e srotolati via via che il canto procedeva; le miniature che li illustravano erano poste in senso opposto rispetto allo spartito musicale, di modo che il pubblico potesse ammirarle sul fronte dell’ambone.
se il monumentale catalogo della mostra tenutasi nel 1994 rimane un punto di riferimento imprescindibile per gli studiosi, questo volume, arricchito da un’ampia iconografia e da esaurienti spiegazioni, intende presentare a un più vasto pubblico questo importante capitolo della storia dell’arte medievale. L’opera si articola su tre saggi – sull’iconografia, la liturgia e la musica dell’Exultet – ed è arricchita da una consistente documentazione fotografica, in gran parte realizzata appositamente per l’occasione.
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